Alcuni acquarelli di Judith Mary Offord: Morningmist
L'infinità
Magic Morning Glow
Nell'immensità
La locandina dell'inaugurazione della mostra di Judith Mary Offord
Agosto è il mese dell'acquarello. Nella chiesa di San Marco l'astrattismo e le geometrie degli oli di Luisa Bergamini e delle intuizioni polimateriche di Marisa Cesanelli cedono il posto ai vibranti paesaggi degli acquarelli di Judith Mary Offord, che ripropone ai visitatori le suggestioni dei panorami nebbiosi ben note a chi soggiorna a Mombaroccio nei mesi invernali. Il mare e le colline, con i misteriosi anfratti dei fondovalle celati dalla nebbia, appartengono a questi luoghi e l'artista ce li offre con il suo sguardo inquieto, temperando il pathos con la morbida dolcezza che è propria della tecnica dell'acquarello, capace di trasformare in fiaba anche il più ruvido verismo.
Se davanti a un'opera astratta è necessario fermarsi per sentire la poetica nascosta dall'ermetismo espressivo, davanti a un acquarello si rimane anche a lungo, catturati da un mondo di sensazioni che promana dalla carta e ci avvolge, stimolando altri sensi oltre a quello della vista, perché dopo non molto lo avvertiamo l'umido della nuvola all'orizzonte, lo sentiamo il profumo del mare in bonaccia, abbiamo quasi la sensazione di averlo sulla pelle l'alito del vento fresco che scivola sopra la valle nebbiosa. E questo anche se fuori sono quaranta gradi. Magia dell'arte pittorica!
(MF)
Per informazioni: www.prolocomombaroccio.it